Spesso chi è stato sottoposto a intervento di protesi di spalla, anca o di ginocchio ha paura che non potrà più praticare sport, ma non è così. Lo spiega il dottor Davide Pennazzato, ortopedico dell’Ospedale di Tradate.
«L’attività fisica dopo un intervento di protesi di spalla, anca o ginocchio non solo è possibile, ma è anzi consigliata – spiega il dottor Davide Pennazzato, ortopedico dell’Ospedale di Tradate. – Per quanto riguarda la protesi di spalla, per esempio, la conferma arriva anche dall’American Shoulder and Elbows Surgeons. Secondo i risultati di uno studio dell’associazione dei chirurghi americani, il 100% dei chirurghi consiglia sport a basso impatto come bicicletta, passeggiate ed esercizi aerobici, l’81% consiglia sport a medio impatto quali nuoto e bowling, mentre il 51% sconsiglia le attività ad alto impatto».
Protesi di spalla, anca e ginocchio, il ritorno all’attività sportiva è possibile
Gli interventi di protesi di spalla, sia totale che parziale e inversa, sono in aumento. Questo incremento è dovuto ad un allargamento delle indicazioni da parte dei chirurghi per i buoni risultati riscontrati a breve e lungo termine.
Mentre il sollievo dal dolore e il ripristino della funzione sono indubbiamente le chiavi per il quale i pazienti si sottopongono a queste procedure, c’è crescente enfasi nel sottolineare l’abilità di ritornare ad attività che non era più possibile svolgere o si facevano con fatica prima dell’intervento di protesizzazione.
«Un ritorno all’attività sportiva è quindi fondamentale – continua l’esperto di Tradate -. I pazienti con l’artrosi progressivamente diminuiscono le loro attività quotidiane, sia lavorative che sportive diventando meno attivi di quello che gli piacerebbe essere. Il risultato è uno stile di vita sedentario che è innegabilmente uno dei problemi di salute più seri del 21° secolo.
Nello sport a causa del dolore artrosico si ha uno scadimento delle condizioni fisiche, con resistenza ridotta all’esercizio, meno capacità aerobica, meno forza muscolare e un alto rischio di essere in sovrappeso.
Gli effetti benefici della protesizzazione sono inoltre riconosciuti anche per la prevenzione di malattie metaboliche e cardiovascolari. Per il ginocchio, per esempio, le nuove protesi più piccole come quelle monocompartimentali e bicompartimentali offrono la possibilità di ritornare in breve a fare sport. Non sono però protesi adatte a tutti i pazienti; in generale, artrosi limitata a uno o due compartimenti, pazienti normopeso e assenza di importanti deviazioni assiali o lassità legamentose del ginocchio, sono le indicazioni a queste protesi».
Sport dopo la protesi: quali rischi?
Sono molti gli sport che si possono praticare dopo l’intervento di protesi di ginocchio e anca, in alcuni casi, però, diversi da quelli consigliati dopo protesi di spalla. Bicicletta, nuoto, passeggiate, sono indicati per entrambi gli interventi, mentre tiro con l’arco e golf sono meno rischiosi per chi ha una protesi di anca e ginocchio che per chi ne ha una di spalla. Ma esistono rischi a praticare sport? «I problemi principali a cui si va incontro – precisa il dottor Pennazzato – sono l’usura degli inserti in polietilene che permettono alle componenti della protesi di fare il movimento naturale. Poi deve essere considerata anche la mobilizzazione delle componenti protesiche in relazione agli eventi microtraumatici o traumatici che si possono verificare durante l’attività sportiva ad alto impatto o agli sport di contatto. In fase di visita, quindi, è importante parlarne con l’ortopedico che, in base anche alle aspettative del paziente, consiglierà al paziente il tipo di protesi più idonea al tipo di richieste sportive del paziente oltre a valutare obiettivi raggiungibili dopo l’intervento».
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