L’intervento di protesi d’anca è considerato di routine in caso di artrosi dell’anca in fase avanzata. Ricovero breve, rapido recupero dopo l’intervento, rientro senza dolore alla vita quotidiana, e un ridotto impatto estetico sono le richieste più frequenti dei pazienti di ogni età.
Secondo i dati dell Ministero della Salute, tra il 2001 e il 2014 gli interventi di protesi all’anca sono cresciuti del 38%, superando i 100.000 all’anno. Il forte dolore all’anca e la progressiva limitazione nei movimenti quotidiani sono fattori che indicano la necessità di ricorrere alla protesi. Oggi, grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche sempre più mini invasive, del design e materiali delle protesi, l’intervento di protesi ha ridotti tempi di recupero. La chirurgia mini invasiva per via antero-laterale a paziente supino è stata pensata proprio per venire incontro a quei pazienti che per diversi motivi hanno la necessità di ridurre i tempi di ospedalizzazione e di recupero. L’aspetto innovativo di questa tecnica è dovuto al fatto che, a differenza di altre tecniche, non c’è bisogno di sezionare i tessuti muscolari per accedere all’articolazione e procedere quindi alla sostituzione delle strutture usurate dall’artrosi.
Cosa significa via antero-laterale mini-invasiva a paziente supino?
L’approccio chirurgico sfrutta l’interstizio naturale tra il tensore della fascia lata e il medio gluteo rispettando l’anatomia senza danneggiare i muscoli. L’incisione cutanea, ovvero il taglio chirurgico che dà origine alla cicatrice, è di circa 8- 10 cm. L’approccio consente un facile posizionamento del paziente sul tavolo operatorio.L’anestesista può facilmente effettuare le proprie procedure sul paziente.
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Vantaggi della protesi dell’anca mininvasiva per via antero-laterale a paziente supino
I vantaggi di questa tecnica non si limitano solo alla preservazione delle inserzioni muscolari e al posizionamento del paziente, ma consente inoltre di non stressare le strutture nervose. Il corretto posizionamento delle componenti protesiche è facilitato e la lunghezza degli arti è sotto controllo. A paziente supino è possibile effettuare una sostituzione protesica bilaterale. Con l’approccio mini invasivo si riduce il sanguinamento durante l’intervento, si usano protesi di dimensioni più piccole, si riducono il dolore e i tempi di recupero dopo l’intervento. Infatti, senza dolore, il paziente è più motivato e sicuro nell’iniziare la riabilitazione precoce già dal giorno successivo all’intervento, tornando gradualmente a deambulare in tempi rapidi. Pertanto, la dimissione avviene solitamente dopo soli 4-5 giorni.
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